IL RIFUGIO e la sua STORIA

La Palazzina Sertorio- Osservatorio per l’ambiente alpino si trova a quota 1454 metri s.l.m. nel vallone di Forno, a pochi chilometri dalle sorgenti del Sangone.

Il cavaliere Luchino Sertorio, proprietario della Cartiera di Coazze, fece costruire l’edificio in località Pian Tolone nel 1909. Divenne Palazzina di Caccia, in virtù di una concessione di diritti esclusivi per l’attività venatoria nell’area demaniale circostante. Distrutto da una valanga, il cavaliere fece ricostruire l’edificio nello stesso luogo. A sua protezione venne eretto un poderoso paravalanghe poi adibito a scuderia e legnaia. La “palasin-a”, è questo il nome con cui in valle si indica l’edificio.

La struttura fu teatro di un aspro scontro durante il rastrellamento del 10 maggio 1944.  I reparti tedeschi  la assediarono a colpi di mortaio; successivamente, quando i partigiani, pur con perdite, riuscirono a sganciarsi grazie alla nebbia, l’edificio semidistrutto e incendiato rimase gravemente danneggiato e fu poi oggetto di restauri sommari. Un’intervista al comandante partigiano Giulio Nicoletta ricostruisce questo scontro. La storia è riportata un video realizzato dall’Istituto Pascal e intitolato “Memoria di Villa Sertorio”.

Nel 1988, a seguito della crisi industriale che coinvolse la Cartiera di Coazze, la palazzina con gli annessi 36 ettari di bosco, detto Malsài, andò all’asta. Successivamente la Comunità Montana della Val Sangone la acquistò.

Negli anni successivi, superando carenze di risorse e difficoltà di accesso, furono avviati lavori di ristrutturazione con l’obiettivo di adibire la struttura a rifugio e Osservatorio per l’ambiente alpino. Infatti tutti gli interventi si indirizzarono al riutilizzo dell’area e dell’edificio a fini turistici e culturali, per il turismo alpino e scolastico. La Palazzina rientra così in quel circuito di valorizzazione turistica ed ambientale che comprende il sentiero Quota mille, Verdelandia, il Giardino Botanico Regioanale Rea, il parco naturale Orsiera-Rocciavré e il sistema degli alpeggi del Sellery. I restauri si conclusero per la passione le la ferma volontà del compianto Presidente della Comunità Montana Val Sangone Claudio Bertacco, al quale l’edificio è dedicato. 

L’inaugurazione è avvenuta il 27 luglio del 2008. Il tutto alla presenza delle autorità e dei familiari di Liborio Ilardi, la sentinella uccisa durante il rastrellamento a cui è stato dedicato un monumento. I locali di servizio al riparo del paravalanghe vennero intitolati a Florio Rosa Clot, dipendente dell’ente.

 L’Osservatorio per l’ambiente alpino dal luglio 2010 viene gestito come rifugio escursionistico sia nel periodo estivo (dal 1° maggio al 31 ottobre tutti i giorni) che nel periodo invernale (in genere nei fine settimana e nel periodo natalizio).
Il locale dispone di 40 posti a sedere per pranzi e cene e di 22 posti letto per pernottamenti e soggiorni. 

La struttura non è dotata di corrente elettrica. I gruppi elettrogeni sono l’unica fonte di energia. Questo aspetto rende la gestione di questo bellissimo posto molto difficile.